MODUGNO

Gal Nuovo Fior d’Olivi

Modugno (Medùgne in dialetto locale) è un comune di 38 448 abitanti della città metropolitana di Bari in Puglia, a pochi chilometri a sud-ovest dal capoluogo, a partire dagli anni sessanta, con la costruzione della zona industriale di Bari che occupa la parte nord del territorio comunale, ha sostituito la tradizionale vocazione agricola per diventare un centro manifatturiero caratterizzato da un rapido sviluppo economico e demografico.

Il suolo è di natura calcarea ed è interessato da fenomeni carsici. Il carsismo pugliese è causa della quasi totale assenza di corsi d’acqua superficiali in quanto il terreno calcareo non è impermeabile. Altri fenomeni carsici caratteristici del territorio modugnese sono la formazione di grotte sotterranee e le lame.

Dal punto di vista idrogeologico, la città di Modugno sorge sullo spartiacque tra i bacini di lama Balice (in particolare il ramo noto come lama Misciano) che scorre a Nord dell’abitato e la lama Lamasinata che ne interessa la porzione meridionale in direzione di Bitritto. In conseguenza della sua posizione di spartiacque, non si segnalano elevati pericoli relativi al rischio di inondazione

Lo stemma di Modugno rappresenta “un cardo selvatico con tre fiori, radici esposte e quattro foglie, dominante in campo azzurro su scudo sormontato da corona merlata

Oltre a numerose chiese, edifici di culto e palazzi storici, particolarmente importante per la città è il Casale di Balsignano.

A sud-est dell’abitato di Modugno, verso Bitritto si trovano i resti del casale fortificato, attestato dal 962: dopo il saccheggio ad opera dei saraceni nel 988, venne ricostruito e nel 1092 donato ai benedettini di Aversa, che lo cedettero poi a diversi feudatari. Nel 1526 fu distrutto definitivamente durante lo scontro tra angioini e aragonesi che si contendevano il possesso del regno di Napoli.

Del casale si conservano le mura, una costruzione munita di torri e le chiese di San Felice (XI secolo), con pianta a croce greca, cupola e tamburo ottagonale, e Santa Maria di Costantinopoli (XIV secolo), con lacerti di affreschi di scuola senese. Nei pressi del casale sono stati rinvenuti i resti di un insediamento neolitico del VI-V millennio a.C.