GRUMO APPULA

Gal Nuovo Fior d’Olivi

Grumo Appula (Gréume in dialetto locale, Grumum in latino) è un comune  di 12 709 situato a sud-ovest dal capoluogo a circa 16 km.

Come superficie è uno tra i comuni più grandi della città metropolitana di Bari. È stato, fino a qualche tempo fa, caratterizzato da un’economia basata prevalentemente sull’agricoltura. L’abitato si impernia su un nucleo medievale di forma subcircolare.

Nel 2005 ha ricevuto il titolo onorifico di Città per mezzo del Decreto del Presidente della Repubblica e nel 2011 ha ricevuto il titolo di “Città Garibaldina”.

Nel suo stemma, rappresentato da uno scudo sannita sormontato dalla corona di “Città” e decorato con gli ornamenti dorati, campeggia la quercia nella partitura di sinistra, mentre in quella di destra figurano tre mezzelune, una in campo rosso e due in campo blu; l’interpretazione di queste ultime resta difficoltosa. Sebbene possano essere istintivamente associate agli arabi, che pure per un ventennio, agli inizi dell’XI secolo, tennero Bari e zone limitrofe, va fatto presente che la mezzaluna campeggiava sin da tempi remoti sulle insegne degli eserciti Romani da cui, peraltro, gli stessi arabi ne mutuarono l’uso. In considerazione di questo, le mezzelune che campeggiano sull’arma di Grumo, in mancanza di fonti attendibili, non possono essere, ad oggi, attribuite con certezza all’influenza degli uni o degli altri dominatori succedutisi nei secoli. Lo scudo presenta nella parte inferiore due rami, uno di quercia e uno di ulivo, tenuti insieme da un fiocco tricolore.

Di grande importanza a Grumo Appula sono le feste patronali di San Rocco e di Maria di Monteverde che ricorrono rispettivamente nel mese di settembre e maggio.

Degna di nota è la festa della Madonna di Mellitto che si svolge in estate. Nei giorni di festa, per le vie del paese, si tiene una processione nella quale sono presenti, oltre che la statua della Madonna di Mellitto, anche carri realizzati con fiori di carta. Questi carri, che raffigurano figure religiose, sono trainati da cavalli. Il mattino seguente alla processione in paese, la statua della Madonna e i carri vengono portati, accompagnati da molti fedeli, nella frazione di Mellitto, distante circa 9 km dal centro cittadino.

Altra festività importante è il Festival dei Tammurr, nato nel 1969 e che si svolge anch’esso nei mesi estivi. Durante i giorni di festa si esibiscono per il paese vari gruppi folkloristici internazionali assieme alle basse bande, piccoli gruppi di musicisti che di solito aprono le processioni.

La notte dei fornai (anche chiamata “Farin ca’tremb”) è una tradizione di questua con squadre di suonatori e cantanti che girando per la città al suono di fisarmoniche e chitarre, nella notte tra il 23 e 24 dicembre, portano di casa in casa il suono della “Pastorale” e delle canzoni tipiche natalizie.