PALO DEL COLLE

Gal Nuovo Fior d’Olivi

Palo del Colle (Pàle in dialetto palese, anticamente designata con Terra di Palo[2], fino al 1863 chiamata Palo) è un comune di 21 451 abitanti situato a circa 17 km dal capoluogo pugliese.

Unico nella zona, il centro abitato insiste su un colle alto 177 m s.l.m. dominato dal settecentesco Palazzo Filomarino Della Rocca, dall’edificio della chiesa matrice Santa Maria La Porta e dal trecentesco campanile in stile romanico pugliese, tra i più imponenti e maestosi di Puglia, indicato dai Palesi con il nomignolo: u Spiàune (“lo Spione”).

La messe di ritrovamenti nel territorio (costituiti prevalentemente da tombe con il loro corredo funerario), dovuti agli archeologi Paolo e Lorenzo Cassalbini, sembra avvalorare l’origine pre-romana dell’abitato, plausibilmente da ascriversi a popolazioni italiche piuttosto che a coloni provenienti dalla Grecia. Alla presenza tali insediamenti è stato ricondotto l’antroponimo Palionenses, citato nella Naturalis historia da Plinio il Vecchio tra gli antichi abitanti della Regio II.

Secondo lo storico Cirielli, tale antroponimo andrebbe invece ricondotto al toponimo Palìon, mutato in epoca romana in Palium e poi in Palum.

Palo del Colle è ricca di monumenti e luoghi di interesse, in particolar modo palazzi nobiliari.

La città è però famosa per il Palio del viccio che vi si svolge il martedì grasso.